mercoledì 13 marzo 2024

Il debito pubblico globale: cos'è e come si accumula?

 

Pillola di economia

Il debito pubblico globale: cos'è e come si accumula?

Immagina che lo Stato sia come una famiglia: quando le sue uscite (spese per stipendi, infrastrutture, sanità, etc.) superano le entrate (tasse), si crea un deficit. Per coprire questo deficit, lo Stato può indebitarsi con altri soggetti, come banche, cittadini o Stati esteri. Questo debito è ciò che chiamiamo debito pubblico.

Come si accumula il debito pubblico?

  • Crisi economiche: in periodi di crisi, le entrate fiscali diminuiscono (le persone perdono il lavoro e pagano meno tasse) mentre le spese aumentano (per sussidi, interventi a sostegno delle imprese, etc.).
  • Politiche fiscali espansive: se lo Stato decide di tagliare le tasse o aumentare la spesa pubblica per stimolare l'economia, il deficit può aumentare.
  • Bassi tassi di interesse: quando i tassi di interesse sono bassi, il costo del debito è minore e lo Stato può indebitarsi più facilmente.

Quali sono i rischi di un debito pubblico elevato?

  • Maggiori oneri finanziari: lo Stato deve pagare interessi sul debito, sottraendo risorse ad altri settori come la sanità o l'istruzione.
  • Rischio di insolvenza: se il debito diventa troppo alto, lo Stato potrebbe non essere in grado di ripagare i propri creditori, con gravi conseguenze per l'economia.
  • Perdita di sovranità: se lo Stato dipende da altri paesi per finanziare il proprio debito, potrebbe essere costretto a seguire le loro politiche economiche.

Cosa si può fare per ridurre il debito pubblico?

  • Riduzione del deficit: lo Stato può aumentare le tasse o ridurre la spesa pubblica.
  • Crescita economica: una crescita economica robusta può aumentare le entrate fiscali e ridurre il deficit.
  • Ristrutturazione del debito: lo Stato può rinegoziare i termini del proprio debito con i creditori, per esempio allungando la scadenza o riducendo il tasso di interesse.

In parole semplici, il debito pubblico globale è la somma di tutti i debiti che gli Stati del mondo hanno contratto con altri soggetti. Si accumula quando lo Stato spende più di quanto incassa. Un debito pubblico elevato può avere diverse conseguenze negative, come maggiori oneri finanziari, rischio di insolvenza e perdita di sovranità. Per ridurre il debito pubblico, lo Stato può ridurre il deficit, aumentare la crescita economica o ristrutturare il debito.

martedì 25 luglio 2023

Pillola di economia - Cosa si intende per differenza tra i disavanzi (deficit) e gli avanzi delle economie?

 La differenza tra deficit e avanzo nelle economie riguarda la situazione finanziaria del bilancio di un'entità economica, come un governo o un'azienda. Questi termini sono comunemente usati per descrivere il bilancio di un governo nazionale o di un ente pubblico. 



Ecco una spiegazione delle differenze:

 

·      Deficit: Un deficit si verifica quando le spese superano le entrate o i guadagni. Nel contesto del bilancio di uno Stato, un deficit di bilancio indica che il governo sta spendendo più denaro di quanto sta raccogliendo sotto forma di entrate, come le tasse. Di conseguenza, per finanziare il deficit, il governo deve prendere in prestito denaro emettendo obbligazioni o titoli di stato. In pratica, il deficit rappresenta una forma di debito accumulato dal governo.

·      Avanzo: Al contrario, un avanzo si verifica quando le entrate superano le spese. Quando un governo ha un avanzo di bilancio, ciò significa che sta guadagnando più denaro attraverso le entrate rispetto a quanto sta spendendo. L'avanzo può essere utilizzato per ridurre il debito pubblico accumulato in precedenza o può essere investito in progetti di sviluppo e benessere pubblico.

 

Entrambi questi concetti sono particolarmente importanti per la salute finanziaria di un paese o di un'organizzazione. 


Un bilancio con un deficit costante può portare a un crescente indebitamento pubblico, che a sua volta può avere implicazioni negative sull'economia, come un aumento del costo del servizio del debito o la diminuzione della fiducia degli investitori. 


Allo stesso modo, un avanzo costante può indicare una gestione finanziaria prudente, fornendo al governo o all'organizzazione risorse aggiuntive per affrontare eventuali sfide future o per investire nel progresso economico e sociale.

mercoledì 22 marzo 2023

Giornata mondiale dell’acqua - World Water Day

 Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day). Questa data è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. 



Il tema di quest'anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici. L 'obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.

Ma come stanno le cose in Italia? Quali dati abbiamo sull'acqua, il suo utilizzo e gli sprechi, nel nostro Paese? 

A questa domanda risposte l'Istat, Istituto Italiano di Statistica, con un suo Report   anni 2020 - 2022


Restano elevate le perdite idriche nella rete di distribuzione

Nel 2020 operano in Italia 2.391 gestori di servizi idrici, 161 in meno rispetto al 2018, ma la gestione è ancora fortemente frammentata.

Nel 2020 sono erogati ogni giorno per gli usi autorizzati 215 litri di acqua potabile per abitante nelle reti comunali di distribuzione.

Nel 2021 sono adottate misure di razionamento dell’acqua in 15 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (erano 11 nel 2020), due anche nel Centro-Nord.

Nel 2020, 6,7 milioni di residenti non sono allacciati alla rete fognaria pubblica.

  • 718,8 I millimetri di precipitazione totale annua registrata in media nei 24 capoluoghi di regione/città metropolitana
  • 29,4% La quota di famiglie che nel 2022 non si fidano a bere acqua di rubinetto
  • 296 I comuni senza servizio pubblico di depurazione delle acque reflue urbane
Il testo integrale del report è visibile e scaricabile a questo link:


mercoledì 1 febbraio 2023

Pillola di economia - Crediti deteriorati delle imprese


Cosa sono i crediti deteriorati delle imprese

I crediti deteriorati delle imprese sono debiti che le imprese hanno verso altre aziende o individui che non sono stati pagati nel tempo previsto. In altre parole sono debiti in sofferenza.

Questi possono essere causati da una serie di fattori, come la difficoltà del debitore a pagare, la perdita di entrate o la difficoltà economica. Per le aziende che concedono prestiti, i crediti deteriorati rappresentano un rischio finanziario, poiché c'è il rischio che non vengano recuperati.



 

Il ruolo delle banche

Per le banche i crediti deteriorati possono essere visti sia come un rischio sia come un'opportunità. Da un lato c'è il rischio che non vengano recuperati, il che significa che la banca potrebbe perdere denaro. D'altro canto, le banche possono acquistare crediti deteriorati a prezzi scontati e cercare di recuperare il denaro che non è stato pagato e trarre profitto dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il valore recuperato. 

Molto varia della capacità della banca di gestire questi crediti. 

sabato 30 ottobre 2021

Eco-logia della mente - Essere un Maestro

Essere un maestro è una grande responsabilità. Riflettevo su questo in periodo in cui mi concentravo su alcune letture più o meno impegnative e su ricordi d’infanzia, quando ero uno scolaro, e ricordi più recenti, quando i miei figli ora universitari, andavano a scuola e noi genitori li affidavamo alle mani di “maestre” e “maestri” che non sempre si sono rivelati all’altezza del loro compito. 


(Pierre Hadot,
foto da Wikipedia)
Poi mi sono imbattuto, in Pierre Hadot, filosofo e scrittore francese che, nel suo famoso Esercizi spirituali e filosofia antica (ed. Einaudi), scriveva più o meno  così: Essere un maestro non significa dire: “è così”, non significa nemmeno impartire lezioni, o cose simili; no, essere un maestro significa, in verità, essere discepolo. L’insegnamento comincia quando tu, maestro, impari dal discepolo, quando tu ti trasferisci in ciò che ha compreso e nel modo in cui ha compreso.


Questo entrare nei panni e nell’animo e nel sentire del discepolo, come lo chiama Hadot, ma potremmo anche chiamarlo alunno, allievo, scolaro o semplicemente “l’altra persona del rapporto di apprendimento e crescita”, è qualcosa che ho visto molto, molto raramente. 


La parola “Maestro”, indica qualcosa di importante e raro, di cui non sempre chi è chiamato ad esserlo ha le capacità o è all’altezza; di cui non sempre chi è chiamato ad esserlo è consapevole del vero significato e ruolo che implica.

lunedì 11 ottobre 2021

Albano Laziale - Festival di fotografia organizzato dal Foto Club Castelli Romani per festeggiare i suoi 40 anni

 11 ottobre 2021 - È iniziato questo fine settimana, il 9 ottobre, il FotoFestAlbano, il festival di fotografia organizzato dal Foto Club Castelli Romani per festeggiare i 40 anni di attività. La manifestazione si sviluppa su tre fine settimana ed è articolata in vari appuntamenti tra mostre fotografiche, presentazione di libri fotografici, talk e laboratori con fotografi ed esperti, shooting fotografici, letture portfolio.

 

Molto interessante, a nostro avviso, è il coinvolgimento attivo degli esercizi commerciali del centro cittadino di Albano che ospitano, nelle loro vetrine, alcune meravigliose foto dei soci del Foto Club. Un plauso a tutti i commercianti che hanno aderito all’iniziativa, contribuendo con la loro ospitalità, non solo a promuovere l’arte della fotografia, ma anche a diffondere il senso di “recupero della memoria cittadina”. Tutte le iniziative, infatti, fanno riferimento  alla tematica scelta dai soci “L’Uomo: Segni – Memoria – Sogno”.


Sotto solo alcune delle tante fotografie esposte nelle vetrine dei commercianti di Albano Laziale

(Clicca sulle foto per ingrandirle)






Le mostre

Dal 9 al 24 ottobre

- Mostra del grande fotoreporter Mauro Galligani dal titolo “Alla luce dei fatti”, allestita nel Museo Civico “Mario Antonacci”

- Mostra “Uno Sguardo sul Passato” con le fotografie d’epoca di Albano Laziale, tratte dall’archivio del Foto Club, allestita presso il Museo della II Legione Partica 

- Mostra “Quaranta?!?!” che ripercorre la vita dell’associazione ed è allestita presso Spazio Espositivo Break nella sede del Foto Club Castelli Romani

- Mostra dei soci del Foto Club “L’Uomo: Segni – Memoria – Sogno” che sarà dislocata in diversi esercizi ed attività commerciali che ospiteranno le fotografie nelle loro vetrine. Tutti gli esercizi saranno segnalati da appositi adesivi e il percorso sarà ricostruito su una piantina contenuta in un pieghevole contenente l’intero programma 

- Mostra “Mascheras” del Foto Team I Disertori della Vanga, allestita presso il Museo Diocesano di Albano

Gli incontri

Oltre a Mauro Galligani, che sarà presente all’inaugurazione della sua mostra “Alla luce dei fatti”, il FotoFestAlbano ospiterà tre importanti fotografi che affronteranno temi connessi con la loro attività e parleranno del loro lavoro: Stefano Mirabella (“Questione di attimi”), Daniele Fiore (“35 anni di fotografia pubblicitaria”) e Fausto Podavini (“Il fotogiornalismo e i progetti a lungo termine”). Altro ospite del festival sarà Augusto Pieroni, critico, storico e docente, che svilupperà il tema "Sequenze Fotografiche - Storie, strategie, strutture."

Le attività

Il FotoFestAlbano è lieto di ospitare una sessione dei LAB Di Cult FIAF 091 Lazio e 078 Umbria, con i coordinatori Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri. Questi laboratori sono organizzati dal Dipartimento Cultura della FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche per lo sviluppo del progetto nazionale per gli anni 2021-2022 dal titolo “Ambiente, Clima, Futuro”. I fotografi e docenti Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri cureranno anche una lettura di portfolio fotografici, a tema libero e non competitiva.

In una manifestazione come il FotoFestAlbano non possono mancare i libri fotografici: “Ma che bella città” è il libro di Bruno Panieri sullo sviluppo e la trasformazione urbana di Roma, che verrà presentato dall’autore.

Mentre “Mascheras” (che verrà presentato presso il Museo Diocesano di Albano con una introduzione del dott. Roberto Libera) è il titolo del libro realizzato dal Foto Team I Disertori della Vanga, composto da soci del Foto Club, che hanno raccontato le tradizioni del carnevale e altre feste popolari in Sardegna

Ed infine è previsto uno shooting, condotto dal fotografo Mario Vintari, con la nota artista di body painting Claudia Priorini

Gli incontri e le attività si svolgeranno presso l’Hotel Villa Altieri

Tutti gli eventi sono gratuiti; l’accesso è condizionato alla normativa anti-covid19.

La manifestazione si svolge con il parziale supporto economico del Comune di Albano Laziale, la collaborazione dei Musei Civici di Albano e del Museo Diocesano, e il riconoscimento della FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.

Il FotoFestAlbano si concluderà il 24 ottobre con la chiusura delle mostre.

Tutte le informazioni dettagliate sul sito www.fccr.it e sulla pagina FB @fccr.aps






martedì 22 giugno 2021

Cambiamento climatico. Le piante sono l'unica soluzione - parla Stefano Mancuso.

 Le piante sono l'unica soluzione al cambiamento climatico. Dobbiamo piantare alberi, dobbiamo piantarne molti per far scendere la presenza di anidride carbonica e invertire la tendenza odierna. È qualcosa che è possibile e va fatto per far si che il nostro unico e insostituibile pianeta rimanga la nostra casa ospitale e non si trasformi in un luogo invivibile. 

Vi consiglio di vedere il bel video istruttivo dal canale YouTube del Bosco di Ogigia dove parla con grande chiarezza Stefano Mancuso, accademico e botanico di fama internazionale.



Scrive Francesca  nel commento al video:

Il riscaldamento globale, causa del cambiamento climatico, può essere arrestato in un solo modo: piantando e facendo crescere alberi. Parola di Stefano Mancuso. Avete avuto una gelata? Un caldo estivo torrido? Le piante hanno già dimostrato che possono risolvere questo problema: catturando anidride carbonica hanno reso abitabile la Terra per gli animali e possono farlo ancora. Che futuro ci aspetta? Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale dell'Università di Firenze e studioso a livello internazionale, è molto chiaro: "Nel 2070 se continuiamo così, avremo il 18% di terre inabitabili". "Le piante ci insegnano anche a creare delle fantastiche comunità"

Il debito pubblico globale: cos'è e come si accumula?

  Pillola di eco nomia Il debito pubblico globale: cos'è e come si accumula? Immagina che lo Stato sia come una famiglia: quando le sue ...